Mi amavi ancora...

A seguito delle nuove disposizioni governative, che dall'11 ottobre ampliano la capienza dei Teatri al 100%, per lo spettacolo "MI AMAVI ANCORA...", previsto per il 04 aprile 2020, in seguito posticipato al 17 aprile 2021 e riprogrammato in data 16 ottobre 2021, è stata cancellata la doppia recita che era stata inserita per garantire il distanziamento, quindi si terrà esclusivamente alle ore 21.00, come originariamente previsto.

Si avvisa la gentile clientela che i biglietti già emessi rimarranno validi per questa data ed orario, con mantenimento del medesimo posto (in caso di variazioni sarà il personale di sala ad indicarvi eventuali posti sostitutivi).

Ci scusiamo per questo cambio di programma e per gli eventuali disagi che potrà causare a qualcuno di voi, ma siamo fiduciosi nella vostra comprensione in un momento così particolare ed in continuo mutamento.




Lo scrittore e drammaturgo Pierre è morto in un incidente d’auto. Nel tentativo di mettere ordine ai documenti, Anne, la sua vedova, scopre gli appunti presi per la stesura di una futura commedia, che trattava di un uomo sposato, scrittore, appassionato ed innamorato di una giovane attrice. Fiction o autobiografia? Il dubbio e la domanda Mi amavi ancora… ? si agita ed inizia un’indagine febbrile. Anne si persuade che il testo narri l’infedeltà di Pierre e va alla ricerca della donna, sua antagonista, senza riuscire a rivelare la verità o l’illusione della stessa: è il dolore che la fuorvia? Oppure finalmente ha aperto gli occhi? Per rispondere a questa domanda, si appella ai suoi ricordi ed anche a Daniel, migliore amico di Pierre, un personaggio brillante e forse segretamente innamorato di lei, che con molta dolcezza cerca di rassicurarla, ma ci riesce solo a metà. Anne persevera nella sua ricerca e decide di contattare l’attrice Laura Dame che è menzionata nelle note della commedia del marito. Sospetta che sia lei l’amante. Scruta il passato, domanda a chi la circonda, cammina in un pericoloso labirinto. Quanto deve essere cercata la verità? Flashback in situazioni inaspettate, lo spettatore si immedesima in questi personaggi in una ricerca fatta di dubbi e apprensioni, in cui si mescolano realtà, immaginazione, paura, risate e fantasia.

NOTE DI REGIA
Non mi capita spesso di leggere un testo teatrale ed arrivare a commuovermi, dicendo questo non voglio tradire la sua introspezione immaginandola solo come materia emotiva ma credo proprio che la fortuna di questo giovane autore vincitore di numerosi premi in Francia ed in tutti i palcoscenici del mondo sia una raffinata ed eccellente scrittura ricca di colpi di scena e densa di umorismo, dove il passato ed il presente giocano a nascondino come la verità e la menzogna. Zeller ci pone di fronte a poche certezze e ci solleva sempre molti dubbi come scrive nelle sue note: “possiamo davvero conoscere l’altro, o la sua faccia rimane ancora, pur essendo familiare, una maschera, una chimera, una Pirandelliana ricostruzione?” Stefano Artissunch

Durata: 1 ora e 45 minuti, senza intervallo